domenica 29 novembre 2009

CALCARE E DUREZZA DELL'ACQUA

Quando si parla di calcare, si pensa comunemente ad un' incrostazione bianca originata dall'acqua, e spesso parlando di calcare si deve l'origine alla DUREZZA dell'acqua.... 
L'acqua come noto contiene numerosi sali minerali tra cui bicarbonati di calcio e di magnesio, questi sali, disciolti nell'acqua ne determinano la durezza, questa viene misurata in ppm (parti per milione) cioè quante parti per milione di sali di carbonato di calcio sono disciolti nell'acqua.
Come unità di misura viene usato il °F (grado francese) dove 1 °F corrisponde a 10 ppm di carbonato di calcio... oppure 1 ppm = 1 gr/mc (grammo per metro cubo) di acqua. 
Quindi se sentiamo dire "l'acqua di casa mia ha una durezza di 25-30 °F" significa che in quell'acqua sono presenti ben 250-300g di calcare per metro cubo d'acqua. Questo però è solo un problema a livello potenziale infatti il vero problema non è tanto la DUREZZA  (che si può controllare), ma la conseguente formazione di CALCARE. 
Qualcuno si starà chiedendo quindi, MA COME SI FORMA IL CALCARE??
I bicarbonati di Calcio e di Magnesio con il calore si trasformano in carbonati e precipitano formando l'incrostazione, il calcare appunto. Questo succede già attorno ai 35-40°C ma in presenza di acque molto dure il calcare si forma anche a temperatura ambiente. 

EFFETTI DEL CALCARE SULLE NOSTRE ABITAZIONI: 
il calcare è un ottimo isolante termico e questo vuol dire che dove ci sono incrostazioni sarà necessaria sempre più energia elettrica o termica per riscaldare l'acqua alla temperatura desiderata. Ma torniamo alla nostra acqua con 25-30°F (media durezza), dicevamo che su 1000 litri di acqua sono presenti 250g di calcare, se ipotizziamo che una famiglia di 4 persone utilizza circa 25 mcubi di acqua al mese ne deriva che: moltiplicando 250g/mcubo per 25 mcubi di consumo al mese = si ottengono 6250g/mese di calcare, che moltiplicati per 12 mesi l'anno danno un potenziale di 75 kg di calcare che circola nel nostro impianto. Ovviamente non tutti i 75 kg di calcare precipitano, ma possiamo immaginare che solo il 10% si trasformi in calcare e quindi 7,5 kg/anno si depositano sui corpi scaldanti (scambiatori delle caldaie), serpentine di lavatrici e lavastoviglie, ferri da stiro, macchine per caffè, nonchè sulle cromature dei rubinetti, sulle superifici dei box doccia e delle vasche (ceramiche, vetri e piastrelle), ma anche infeltrendo gli indumenti con conseguente minore durata. 

ZONE DI CALCARE IN ITALIA E CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE IN BASE ALLA DUREZZA: